Ralli: un centro educativo unico nel suo genere
Il CSE del CEST nel Parco di San Giovanni è punto di riferimento per 12 utenti
È un centro socio educativo unico nel suo genere quello gestito dal CEST presso il Padiglione Ralli, struttura del Comune di Trieste all’interno del Parco di San Giovanni. Situato nell’omonimo rione di Trieste, nel parco si trovava il manicomio psichiatrico di Trieste, teatro della rivoluzione basagliana degli anni ‘70.
Fino al 1972 il Padiglione, che conta 1200 metri quadri e si sviluppa su 2 piani più un terzo parzialmente interrato, era dedicato ai giovanissimi affetti da disturbi cognitivi, tristemente ribattezzato come “manicomio dei bambini”. Successivamente è divenuto “scuola speciale” aperta a persone di tutte le età. Oggi è un centro polifunzionale, utilizzato da associazioni e cooperative sociali del territorio per lo svolgimento di attività di inclusione, educazione, socializzazione.
Nel programma educativo del CEST, il CSE è punto di riferimento quotidiano per 12 utenti, 10 dei quali residenti nei rispettivi nuclei famigliari, 2 nella comunità di famiglia di via Valmaura 39 e 1 nella comunità di via Torrebianca gestita dalla cooperativa sociale 2001.
Le attività organizzate dal CEST e finalizzate al pieno sviluppo dell’autonomia delle persone con disabilità sono numerose e diversificate. Si va da quelle “storiche”, come musica, pittura e cucina, alla peculiare attività di geografia, durante la quale le persone, di fronte a una mappa, sperimentano un viaggio sensoriale fatto di storie, musica, odori e sapori che offre loro la possibilità di viaggiare con la mente e le emozioni. Il CSE ha inoltre consolidato negli anni una collaborazione con una scuola superiore del territorio.
Nelle stagioni calde, sono tradizione le passeggiate all’esterno alla scoperta della città, dal rione di San Giovanni ai boschi del Carso, ma anche al mare: in estate per 2 volte alla settimana è appuntamento fisso allo stabilimento La Lanterna, conosciuto a Trieste come “pedocin” e famoso nel mondo per essere uno dei rarissimi casi in Europa in cui permane la divisione della spiaggia tra uomini e donne.
Per quanto riguarda lo sport, la programmazione prevede l’adesione al progetto “Dis-Equality, Tutti diversamente uguali”, ideato dall’imprenditore triestino Berti Bruss per la promozione della vela con l’imbarcazione Justman al 100% accessibile, la partecipazione agli allenamenti di basket presso il Palachiarbola e alle attività di piscina termale.
Inoltre, come avviene negli altri servizi del CEST, anche gli utenti del Ralli partecipano alle vacanze estive - quest’anno organizzate tra Ovaro e il Monte Zoncolan - e contribuiscono alla cura dell’orto e degli spazi esterni del “Campo Base” di Repen.
“Il CEST è un’associazione di famigliari che in oltre 50 anni di storia si è evoluta e oggi fa i conti con la necessità di creare processi e sistemi di lavoro replicabili in tutte le comunità e nei centri - spiega Manuela Stojkovic, coordinatrice del CSE Ralli e già operatrice dell’ente - Allo stesso tempo dobbiamo dare a ogni utente una tipologia di intervento personalizzata e adatta alle necessità specifiche, collaborando in modo proficuo con le realtà del territorio in cui operiamo. Questo è ciò a cui stiamo lavorando in questi mesi. In luoghi come il Padiglione Ralli e il Parco di San Giovanni - sottolinea Stojkovic - appaiono ancora più chiare la centralità della persona con i suoi bisogni e l’inestimabile valore delle reti sociali che come operatori siamo in grado di costruire per offrire agli utenti la più efficace forma di inclusione possibile”.
Pubblicato il 29/11/2022